Il sogno di avere un bambino non sempre è di facile realizzazione.
Il processo di diventare madre o padre potrebbe essere complicato da dubbi, paure, indecisioni che possono tardare o, a volte, impedire l’arrivo di un bebè.
Nel mio Studio mi prendo cura principalmente delle mamme. Ancora poche o nascoste sono le richieste da parte dei papà.
Le questioni più ricorrenti per le mamme sono: sarò in grado di fare la mamma? Mi vorrà bene il mio bambino? Quali sono le visite da fare? Da chi mi faccio seguire? Perché la gravidanza non arriva? Sarà tutto a posto nel mio corpo? Che altre alternative ci sono se non arriva e come faccio ad affrontarle? Ho perso un bambino… Ho paura di accudire il mio bambino… Non sono capace di prendermi cura di lui… Ho dei pensieri di rabbia verso il mio bambino… Ho paura di far del male al mio bambino… Ed altre ancora.
Tutte queste fantasie possono appartenere sia ad una donna che ad un uomo, in misura e coloritura differenti.
Quando sono invasive, non danno tregua, diventano pensieri ricorrenti ed intrusivi, è importante poterli capire con l’aiuto di uno specialista.
In questi casi, il supporto psicologico individuale serve per conoscere meglio ciò che si cela dietro questi pensieri o comportamenti, capirne il significato, affrontarli, gestirli, superarli.
Anche il supporto all’interno di un piccolo gruppo di future mamme o futuri papà può essere di grande aiuto: un gruppo di donne o uomini che condividono la stessa problematica, permette ad ogni membro di scambiarsi opinioni, di avere un supporto emotivo, di confrontarsi e comprendersi. In ogni caso, è importante chiedere aiuto presto, spesso ancora prima della gravidanza stessa, quando si decide di intraprendere questo cambiamento e i pensieri di cui vi parlavo sopra sono già lì, piuttosto vivi.
Durante il periodo della gravidanza possono esserci domande e dubbi di diverso tipo: come faccio ad organizzarmi con il lavoro? Come cambia il rapporto con il mio compagno? Come faccio a gestire i problemi del mio bambino? Perché lo sento poco? Sto sempre male, è normale? Le visite mi mettono ansia, come faccio a gestirle? Si avvicina il momento del parto, ho paura… Non so se sarò in grado di fare il genitore, di essere una buona mamma o papà… Ed altre ancora.
Anche in questa fase, sarebbe fondamentale poter fare i conti con questi pensieri, per riuscire a godersi la gravidanza serenamente, come un momento di magia, libero da pensieri ingombranti, faticosi, dolorosi che spesso fanno parte del proprio passato, del proprio essere stata figlia o figlio e aver sperimentato uno stile di relazione con i propri genitori di un certo tipo.
L’arrivo di un bebè cambia nuovamente ritmi, abitudini, pensieri, modi di essere.
La coppia passa attraverso un periodo di turbamento, poi di assestamento, alla ricerca di un nuovo equilibrio interno condiviso.
Dall’essere in due si è in tre (anche quattro) e questo passaggio richiede tempo e attenzione.
La neo mamma ed il neo papà attraversano un periodo delicato, denso di emozioni differenti e di vissuti che possono essere più o meno tipici.
Ad esempio, una mamma potrebbe avere difficoltà a gestire il periodo del post parto, sperimentando sentimenti di vuoto, tristezza, apatia, desiderio di piangere o pensieri di rabbia verso il proprio bambino o verso di sé.
Un papà potrebbe sentirsi incapace nell’affrontare la nuova situazione, impotente, giudicato, escluso dalla coppia mamma-bambino. Penso agli esempi più comuni, consapevole che ogni mamma e ogni papà ha una propria storia unica e irripetibile.
Il mio aiuto si articola nel supporto psicologico individuale alla mamma, al papà, alla coppia, proponendo momenti di scambio, confronto, chiarimento, che mirano al conforto, alla comprensione, al sostegno, all’accompagnamento lungo questo viaggio meraviglioso inteso come inizio di nuove vite.
Inoltre, mi occupo anche della conduzione di piccoli gruppi di futuri neo-genitori e neo-genitori. L’idea del piccolo gruppo nasce dal desiderio di creare qualcosa di intimo tra i partecipanti, un luogo protetto, sicuro, dover poter condividere pensieri ed emozioni, in assenza di giudizio ma in presenza di profonda empatia. I percorsi per futuri neo-genitori sono finalizzati all’accompagnamento alla gravidanza, alla nascita e al parto. I percorsi per i neo-genitori sono il prosieguo di questi primi e finalizzati al sostegno e all’accompagnamento al post parto e ai primi mesi o anni di vita del bambino. Alcuni gruppi sono pensati e condotti assieme alla figura dell’ostetrica, la quale si occupa e approfondisce la parte di sua competenza. Altri gruppi prevedono la partecipazione dell’osteopata o della ginecologa. L’arricchimento di diverse figure professionali è quindi una risorsa preziosa di apprendimento e crescita del diventare genitori.