Per questa fascia d’età, ovvero quella compresa tra gli 11 e i 18 anni circa, sono spesso i genitori ad avanzare una richiesta di aiuto. Tuttavia, a volte, può essere lo stesso adolescente o pre-adolescente ad esprimere il suo bisogno di essere aiutato.
Sono due fasce d’età differenti. I pre-adolescenti si trovano in una fase di profonda transizione, che riguarda il passaggio dall’essere bambini, al sentirsi più grandi. Loro dicono spesso di non sentirsi né l’uno né l’altro, esprimendo realmente una fase di passaggio. Lo sviluppo corporeo è il cambiamento maggiormente visibile che si trovano ad affrontare, legato all’ingresso nella pubertà, ai cambiamenti ormonali, nel corpo, nell’umore e nei pensieri. Una delle problematiche che mi trovo spesso a condividere con loro sono le preoccupazioni per il proprio corpo, sentito a volte come estraneo, come qualcosa che si deve imparare a conoscere perchè nuovo.
A livello affettivo e relazionale, questa fase porta alle prime “cotte”, innamoramenti, quindi a sentire delle emozioni diverse, mai provate prima, anch’esse meritevoli di uno spazio di accoglienza e comprensione, qualora si rivelassero difficili. Gli amici, quindi, non sono più solo amici, ma iniziano a diventare qualcosa di più, sul quale investire in modo profondo e diverso.
A livello comportamentale, si possono manifestare le prime trasgressioni, intese come il desiderio di affermarsi e individuarsi come persone distinte con una propria identità. Viceversa, potrebbe anche manifestarsi una sorta di chiusura, o ritiro sociale, dal mondo, perchè vissuto come qualcosa di spaventante. L’accesso alla realtà dei social è l’opportunità per loro di una nuova realtà, un nuovo mondo, dove poter essere, dove potersi esprimere. Questo mondo potrebbe essere utilizzato in un modo poco adattivo, pensando ai rischi legati al sexting, al cyberbullismo, all’adescamento in rete, o alla fuga in una realtà parallela.
Per gli adolescenti, le questioni da affrontare possono essere simili, se pensiamo che sono appena approdati nell’adolescenza e che poco prima erano nella pre-adolescenza. Quindi, si possono riscontrare le stesse difficoltà sopra descritte, ma esteriorizzate con una minore intensità. L’identità dell’adolescente si sta definendo maggiormente, per diventare adulta: a loro piace provare a fare gli adulti, pensare come loro, e si differenziano da essi in modo più spiccato, se tutto evolve regolarmente.
Nell’adolescenza vengono rivissuti i conflitti dell’infanzia, per cui se un conflitto, una difficoltà, un blocco, si sono presentati nell’epoca precedente, tornano fuori nell’adolescenza, chiedendo di essere visti e presi in considerazione, per una risoluzione.
Pensando sia alla pre-adolescenza che all’adolescenza, i campanelli di allarme per un genitore sono relativi a comportamenti ed emozioni nuovi, bizzarri, non comprensibili, e che trasmettono una forte preoccupazione nel genitore stesso. L’allarme suona anche per l’adolescente o pre-adolescente, spinti a volte in autonomia a chiedere aiuto.