La mia specializzazione è proprio sull'infanzia, a partire dai primi anni fino ai 10.
Quando parlo di "primi anni" intendo i primi due anni, quando i genitori mi contattano per chiarimenti rispetto a particolari dubbi sulla crescita e sullo sviluppo del loro bambino, o perché rilevano un ritardo o un'anomalia rispetto alle tappe evolutive, o ancora perché necessitano di un supporto per loro come genitori.
Come per i pre-adolescenti e adolescenti, propongo una prima fase di valutazione, conoscenza e comprensione, di 3 colloqui circa, che consiste nell'incontro sia coi genitori che con il/la bambino/a, indispensabile alla conoscenza reciproca, alla comprensione del problema e alla valutazione delle possibilità di intervento. In seguito, si concorda assieme il percorso maggiormente indicato, che può essere di sostegno psicologico o di psicoterapia.
Ad esempio, è possibile pensare ad un percorso di sostegno alla genitorialita', con la finalità di condividere con i genitori pensieri e dubbi sul/la bambino/a o riflettere insieme sul loro percorso di crescita come genitori. La frequenza degli incontri, di circa un'oretta, viene concordata assieme e può essere svolta in presenza in Studio oppure online.
Invece, se siamo in presenza di una profonda difficoltà propongo un percorso di psicoterapia. Una difficoltà può essere intesa come un blocco o un ritardo nella crescita del bambino o come un disturbo dell'infanzia.
Con i bambini così piccoli, imposto la psicoterapia su due fronti: da una parte, è necessario che i genitori abbiano il loro spazio personale dove poter raccontare le loro difficoltà e trovare il sostegno necessario per capire e cambiare ciò che risulta difficile, dall'altra è necessario lavorare con il bambino.
Generalmente, lo spazio che viene dedicato ai bambini così piccoli è condiviso con uno o entrambi i genitori, pertanto la terapia viene condivisa con loro e consiste nel dedicare uno spazio settimanale di un'oretta, in cui condividere momenti di gioco, di disegno e di relazione.
E' nei contenuti simbolici del gioco, del disegno e nella dinamica delle relazioni che il bambino esprime le emozioni, i conflitti, i disagi, le difficoltà. Nella terapia utilizzo anche alcuni libri tematici o albi illustrati.
Il mio compito è quello di comprendere ciò che il bambino porta, dargli un significato, condividerlo con il bambino e la famiglia e, in tal modo, sciogliere il nodo che ha creato il disagio.
Le difficoltà che tratto riguardano: difficoltà nelle capacità motorie, difficoltà nel linguaggio, disturbi dell'attaccamento, disturbi dell'alimentazione, disturbi del sonno e della regolazione, allattamento e svezzamento, educazione agli sfinteri, gestione del "no", delle regole e dei "capricci" e altri disturbi del comportamento e della relazione.
Con i genitori è possibile lavorare assieme in presenza in Studio oppure online, mentre preferiscono incontrare i bambini solo in presenza.
Se consideriamo invece i bambini più grandi, dai 3 anni fino ai 10, le difficoltà che tratto riguardano: ritardi o blocchi nello sviluppo, disturbi dell'apprendimento, disturbi della comunicazione (es. tic e balbuzie), disturbi autistici, disturbo da deficit di attenzione ed iperattività, disturbi dell'alimentazione, enuresi ed encopresi, mutismo selettivo, ansia e depressione, gestione delle regole, delle emozioni e del comportamento, masturbazione, e altri disturbi del comportamento e della relazione.
Dopo una prima fase di conoscenza e comprensione, si decide assieme ai genitori il percorso maggiormente indicato.
La psicoterapia consiste nell'affrontare la problematica con il bambino sempre attraverso l'uso del disegno, del gioco e del dialogo condiviso, sui significati dei suoi pensieri, comportamenti ed emozioni.
Di solito, coi bambini più grandi lo spazio settimanale della terapia è condiviso solo con me, ma ove è presente la difficoltà di separarsi dalla figura di accudimento, nello spazio della terapia è presente anche il genitore, fino al momento in cui il bambino e il genitore elaborano ed accettano la separazione tra loro.
Parallelamente, in ogni caso, si svolge il lavoro coi genitori: per far sì che la terapia sia efficace, che abbia dei risultati visibili, concreti e duraturi nel tempo, è necessario lavorare insieme ai genitori, predisponendo uno spazio dedicato a loro, generalmente ogni due mesi, in cui condividere i progressi del bambino, le difficoltà ancora presenti, comprendere insieme i nodi difficili da sciogliere, per proseguire unitamente come una squadra fino al benessere desiderato.
Anche in questo caso, con i genitori è possibile lavorare assieme in presenza in Studio oppure online, mentre preferiscono incontrare i bambini solo in presenza.