Nel mio studio arrivano anche richieste di aiuto per la fascia d'età 11-18, pertanto mi occupo anche dei pre-adolescenti e degli adolescenti. Allo stesso modo che con i bambini, il sostegno psicologico o la psicoterapia in questa fascia evolutiva viene proposta sia ai ragazzi che ai genitori.
Per i genitori, il percorso clinico ha lo scopo di metterli al corrente del lavoro svolto con il/la proprio/a figlio/a, quindi di condividere con loro i progressi, le difficoltà, le resistenze, i nodi ancora presenti e gli obiettivi a cui si vuole arrivare. Mi piace lavorare assieme ai genitori, con loro, in uno scambio reciproco di arricchimento e crescita, guidandoli, sostenendoli e ascoltandoli, così da poter più facilmente essere d'aiuto per il/la pre-adolescente o l'adolescente.
Allo stesso tempo, lo spazio clinico dedicato ai genitori ha anche la finalità di offrir loro un momento in cui raccontarsi come genitori, nelle loro difficoltà a crescere un/una figlio/a adolescente, dove portare riflessioni, chiarire dubbi.
Generalmente, il lavoro coi genitori ha la frequenza di un colloquio ogni 2 mesi.
Per quando riguarda i ragazzi, il percorso terapeutico prevede generalmente la frequenza di una seduta a settimana.
In entrambi i casi, ci si prende il tempo per valutare e concordare una frequenza calibrata alla difficoltà.
Nei pre - adolescenti la questione maggiormente sollevata riguarda la costruzione della propria identita', pertanto sono spesso alle prese con i conflitti legati alle emozioni, alla relazione e alla comunicazione con l'altro o la difficoltà di un determinato comportamento.
Sembrano necessitare, in questo periodo, di una figura che li guidi in questo lavoro di costruzione, che li sostenga e accompagni. I ragazzi si raccontano attraverso il dialogo, la condivisione di scritti personali, i disegni o il mondo di internet. Più raramente si esprimono attraverso il gioco, vissuto come una modalità infantile, in un periodo in cui ci si sta staccando dalle rappresentazioni infantili per passare a quelle più adulte.
Nell'adolescenza domina il dialogo con la terapeuta, il confronto, lo scambio di opinioni. L'adolescente si presenta con una più definita identità, che cerca di affermare e consolidare con le sue personali riflessioni e atteggiamenti. I conflitti di cui raccontano riguardano le relazioni, con il gruppo dei pari, con i genitori, con gli adulti in generale, le emozioni ed i vissuti, le loro personali filosofie.
In queste due fasce d'età le difficoltà maggiormente presenti e per le quali viene chiesto il mio aiuto sono: i disturbi del comportamento e della condotta, le dipendenze da droghe, dalle nuove tecnologie e affettive, il bullismo, il cyberbullismo e il sexting, i disturbi d'ansia e la depressione, l'autolesionismo e i tentativi di suicidio, i disturbi dell'alimentazione, le fobie e le ossessioni, i disturbi psicosomatici, traumi e abusi subiti, difficoltà scolastiche e nelle amicizie, la sessualità.
Come per i bambini, propongo una prima fase di valutazione, di 3 colloqui circa, che consiste nell'incontro sia coi genitori che con il ragazzo/a, assieme o separatamente, indispensabile alla conoscenza reciproca, alla comprensione del problema e alla valutazione delle possibilità di intervento. In seguito, si concorda assieme il percorso maggiormente indicato, che può essere di sostegno psicologico o di psicoterapia, in presenza in Studio oppure online.